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BLOG DI SVOLTA EUROPEA

il referendum, e poi ?

10/10/2016

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di Fabrizio Biasiolo

Le line sono marcate, l’artiglieria appostata, il campo di battaglia e’ definto. Qualcuno ancora si dilania (ancora molti , devo aggiungere) nel cercare di capire chi alla fine piantera’ la bandiera sulla collina che domina la valle; ma , per quanto mi riguarda, la battaglia e’ finita , e come sempre , il guardare la bandiera sul colle non e’ sufficente a compensare I morti a fondo valle.
Che cosa muore?
1 ) Si faceva fatica a governare sto’ povero paese prima, si continuera’ a farne dopo.
2) Hanno sacrificato liberta’ e democrazia in nome di riduzione costi e velocita’, sia che vinca il “si” (dove e’ tutto proprio da vedere sia a livello di guadagno che di governabilita’) , sia che vinca, molto piu’ provabilmente, il “No”, la situazione non migliora ne’ sui principi democratici (gia’ offesi da dichiarazione di incostituzionalita’ della legge vigente) che su costi e governabilita’ non cambia niente.
Bisogna invece incominciare a guardare al dopo, affinche’ I morti non siano invano e affinche’ si intraprenda la costruzione di quella strada che specifiche esigenze hanno evidenziato e che due riforme elettorali, una incostituzionale e l’altra, proposta e, francamente, stupida, non hanno , ne ‘ potrebbero risolvere.
All’interno di una struttura democratica il popolo italiano ha esigenza di un paese gestito da una classe di politici capaci e onesti , a costi sostenibili e che abbiano la visione per trascinare il paese fuori dalla crisi economica, la disoccupazione, il debito in cui e’. Non solo: che, finalmente, lo guidino fuori dal parassitismo e dalla corruzzione che lo sta affogando nel suo proprio sangue.
Va’ modificata la costituzione vigente? E’ una domanda su cui aprire la discussione, ma solo a condizione che prima si identifichi con chiarezza il profilo di coloro che alla gestione del paese e dei suoi problemi meritano di essere demandati.
Qui’ salta fuori il primo passo da fare dopo le elezion. Capiamola una volta per tutte : questa classe dirigente manca dei requisiti necessari e indispensabili per operare a quel livello di responsabilita’ . Inutile persino soffermarsi a delineare I motivi della loro inadeguatezza, non solo sono evidenti, ma sono la trave portante del motivo per cui siamo dove siamo.
Non ce ne sono altri disponibili? Signori prendete una bella pistola e sparatevi in bocca , almeno morirete di morte piu’ rapida e indolore di quella a cui vi stanno portando questi signori.
Quindi cerchiamoli, non solo, cerchiamoli attivamente. Per cercare con costrutto applichiamo un principio vitale: inutile andare a pescare nello stagno avvelenato (quindi smettiamola di guardare ai Partiti).
I partiti sono completamente svuotati di ideologie , di integrita’ , di capacita’ gestionali e sono oramai 30 anni che propinano una minestra insipida di “ontologie” di destra e sinistra per guidare il gregge al loro pascolo assicurandosi che sia solo ed esclusivamente lo stomaco a dettarne le necessita’. Basta ! Usciamo dal gregge, usiamo la testa e smettiamola con il di “destra” e di “sinistra”.

Se c’e’ uno che pensa veramente che per uscire dalla situazione in cui siamo basta andare sempre nella stessa direzione, che voti per Salvini , la Meloni, Berlusconi , Renzi o D’Alema. Quelli vanno tutti sempre nella stessa direzione (le loro tasche).
Incominciamo da li’: ricambio politico. Facciamone un principio costitutivo del nostro sistema democratico e pretendiamo che , qualunque sia la strada intrapresa per la nuova, doverosa, legge elettorale, sia dato al demos la possibilita’ di valutare I candidati, non I partiti, e di esprimere la loro preferenza. Un piccolo passo? Si’, ma fondamentale e nella giusta direzione, poi un piccolo passo dopo l’altro, le cose cambieranno in meglio.
I Sistemi non fanno le persone, sono le persone che fanno I sistemi.

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ordinamento giuridico e diritto sostanziale

10/7/2016

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Di Enrico Silvestri, Genova.
Sarò molto controcorrente. Ho poca considerazione per le questioni costituzionali o di diritto formale. Credo che tutta la materia giuridica, come altre non attinenti al mondo naturale, sia un tentativo fallimentare di applicare la logica formale a variabili di valore, mentre questa logica in realtà si applica abbastanza bene (teoremi di Goedel permettendo) solo a variabili quantitative. La speculazione giuridica, come altre, è materia nata in altri tempi, quando la parte della mente umana di contenuto logico, non avendo trovato questioni di natura su cui applicarsi, si applicava a questioni sostanzialmente metafisiche, anziché fisiche, cioè di indagine obbiettiva (ossia senza valori precostituiti) della e sulla natura. Si dimentica troppo spesso che il contenuto fattuale del nome "pietra" è molto maggiore (e diverso) dal nome "giustizia". La ragione della speculazione giuridica ha essenzialmente (in questo caso a suo credito) valenza sociale, e pertanto, in ultima istanza, politica. Ma non ha valore di realtà oggettiva diretta, e con questo si deve convivere.

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il malvolere, la possa e il referendum

10/3/2016

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di Fabrizio Biasiolo - New York

I versi del canto XXXI dell’’inferno dantesco cantano:
”che’ dove l’argomento della mente
s’aggiunge al malvolere e a la possa,
nessun riparo vi puo’ far la gente”.

Il significato e’ netto e profondo: dove all’intelligenza (l’argomento della mente) s’aggiunge la mala fede e la forza bruta (la possa) , per la gente non c’e’ scampo.
Siamo a cavallo tra’ l’ottavo e il nono cerchio ed il viaggio di Dante e Virgilio s’appresta a raggiungere gli abissi piu’ profondi del peccato, la’ dove ”Chi trade (tradisce) in’eterno e’ consunto”.
Traditori di amici e parenti, della Patria e dei propri benefattori ; la piu’ nefanda e distruttiva manifestazione dell'intelligenza applicata al male.

Qui’ si incontrano i giganti, di mitica e biblica memoria, rappresentazione della forza applicata al male, ma non dell’ intelligenza, anzi, come li definira’ Virgilio :”Gente Sciocca”.
Come mai Dante mette nel regno dell’intelligenza applicata al male la rappresentazione della forza bruta e della ribellione (la mitologia narra di come I giganti nemici degli uomini ribellatisi a Zeus furono da questi sbaragliati e gettati agli inferi) e’ ancora motivo di controversia e di svariate interpretazioni della critica letteraria. Una cosa pero’ e certa: Dante guarda a queste “torri” con grande, ancorche’ “elevata”, ironia. Tanto elevata che a molti critici, gente notoriamente non propensa all’ironia, la cosa e’ completamente sfuggita. Ed ecco che nella frase , inserita nel suo contesto, va’ aggiunto un’elemento ironico: meno male che questi sono scemi, se oltre ad avere avuto la forza bruta e le cattive intenzioni, fossero anche stati furbi, a noi , poveri esseri umani, chi ci salvava?”.

E qui’ arriva il REFERENDUM prossimo venturo.

Che si tratti di intelligenza applicata a cattive intenzioni non v’e’ dubbio, ma analizziamo, brevemente, alcuni degli elementi che lo denotano :
1) Premio di maggioranza assurdamente elevato ad una delle due coalizioni che si candidano alla gestione del paese, rendendo in seguito inutile il dibattimento parlamentare e persino quello in sede di commissioni parlamentari. Dittatura quinquennale di un gruppo parlamentare , magari eletto con una maggioranza di un solo voto, nei confronti della totale rappresentanza del resto del paese.
2) Questa “maggioranza” non viene espressa in singole preferenze espresse dal parco votanti a rappresentarli, ma da un “Partito” che poi, a sua discrezione, stabilisce chi rappresenti il parco votanti in assemblea. Da democrazia di voto espresso da cittadini, a voto espresso esclusivamente dai tesserati del singolo gruppo politico che poi vincera’ le elezioni . O magari neanche da quello, vedi caso 5 Stelle, ma da una sorta di interrogazione in rete in cui il numero di preferenze espresse potrebbe essere di poche migliaia di voti e sulla cui “sicurezza” e’ meglio sorvolare.

I punti 1 e 2 vanno letti in questa chiave: trasformare la democrazia in una “partitocrazia” autoritaria o in un’oligarchia totalitaria di partito dove per 5 anni il Segretario del partito di maggioranza gestisce INCONTRASTATO il paese, distribuendo, tra’ l’altro, anche quelle cariche che controllano sia il potere esecutivo che giudiziario.
SIGNORI , ADDIO A SEPARAZIONE E AUTONOMIA DEI TRE’ POTERI E ALLA DEMOCRAZIA.
Ma non finisce li’:
3) Il senato, svuotato di qualsiasi potere politico, viene riempito da cento Sindaci/Senatori I quali, coperti da immunita’ parlamentare, andranno alcuni giorni alla settimana a Roma, abbandonando il loro lavoro di sindaci, per ratificare le decisioni prese dal “Demiurgo/Segretario di partito” .
La giustificazione di questo orpello legislative e’ : TAGLIARE I COSTI DELLA POLITICA.
A parte che questo andare e venire gratuito non sara’, non scordiamoci che I Sindaci/senatori saranno coperti da immunita’ parlamentare. Ora, le malversazioni nelle amministrazioni locali (i sindaci e le loro giunte) sono all’ordine del giorno. Evidentemente chi propone questa riforma pensa che dando immunita’ parlamentari ad una categoria dal passato non proprio immacolato , li trasformera’ in “vergini della rocca”!!!!! Signori , neanche Lucky Luciano , che era di un’intelligenza straordinaria, sarebbe riuscito a pensare una roba del genere.
4) A conferma che la preoccupazione principale nell’offrire questa riforma NON E’ PER NULLA il tagliare I costi della politica, nonostante il senato ratificante/e immunizzato, nonostante la tirannia del segretario di partito , per ratificare la legge si passa dai 4 passaggi teorizzati dalla costituzione italiana del 1948 (camera – senato – camera – senato) che poi sono gli stessi , per esempio della costituzione Americana , ai 10 o 12 di questa riforma (gia’ non si ‘e capito bene ancora). 5) Sì, 10 o 12 passaggi per approvare una legge?
La confusione nasce da un’elemento , se vogliamo, marginale : la riforma della costituzione, apparentemente scritta da italiani, non e’ scritta in italiano, per cui gli stessi italiani non capiscono cosa cavolo dice. Siccome le interpretazioni sono ormai il pane della giurisprudenza in Italia , al punto di avere relegato leggi e giustizia al “ foro del dubbio filosofico”, si e’ deciso di trasferire la “logica vincente” anche al governo del paese , che diventerebbe una :”Bicamerale con la Pancia grossa ed arti paraplegici” : Renzi sta’ creando la democrazia , oligarchica, IDROPICA. L’intento e’ evidente: c’e’ chi , per interessi personali , di casta, di gruppi d’appartenenza, sta’ usando “l’argomento della mente aggiunto al malvolere” , ma non ha ancora la POSSA.
E la cerca disperatamente .
La Possa gliela dara’ il “SI” alla riforma costituzionale , da quel punto in poi :”Nessun riparo vi potra’ aver la gente”. Qual’e’, per concludere, l’argomento della mente di fronte alle critiche devastanti che arrivano da tutte le parti? Se non si approva la riforma si tornera’ come prima (il prima sarebbe la visione di quei signori che scrissero la costituzione del 1948 e di cui questi “novelli riformatori” non sono neanche degni di essere lo sporco sotto le unghie dei piedi).

Visto che non c’e’ limite al peggio , immergiamoci in questo oceano di……. cosi’ un domani potremo dire : ”certo che si stava meglio prima”.
Cosa dicono I nostri partner europei o americani di questa riforma? Qui’ sta’ l’insulto piu’ feroce ed abberrante al popolo italiano, persino piu’ abberrante di questa proposta di riforma.
O tacciono, o si esprimono a favore della riforma denotando cio’ che pensano di Italia e italiani: “non e’ gente che possa avere liberta’ e principi democratici, ne metti tre’ in una stanza e sono capaci di fare 4 partiti politici. Non sono affidabili, non mantengono gli impegni presi, sono levantini sempre pronti a cercare l’angolo per il proprio vantaggio personale persino di fronte alle disgrazie naturali .
Vanno guidati a bastonate come si guidano le capre al pascolo e con un bel cane da guardia che le tenga tutte assieme.” Io , ormai sono Americano, vedo e vivo I problemi di questo paese; ma vedere l’italia e gli italiani trattati e considerati a questo modo mi fa’ torcere le budella. Abbiate il coraggio e il senso civico di fare vedere a sta’ gente che non siamo capre, che non siamo ignoranti e “LA POSSA” il 4 Dicembre a questi pigmei delle cattive intenzioni sbattiamogliela in faccia con forza, dando anche un bel messaggio trasversale a chi quel paese e quelle genti cosi’ poco le considera.


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    Autore

    Ing. Franco Puglia

    Imprenditore ormai in pensione, ex dirigente lombardo dell'ormai disciolto partito di FARE, faccio politica attiva cercando di stimolare l'aggregazione di un nuovo movimento politico che possa offrire agli italiani una alternativa al cosidetto centro-destra oggi rappresentato dai rottami di Forza Italia e dalla Lega.

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